Nel mondo aziendale competitivo di oggi, la formazione dei dipendenti è un elemento cruciale per il successo a lungo termine di qualsiasi organizzazione. Nel 2020, in Italia, il 68,9% delle imprese attive con almeno 10 dipendenti ha investito in programmi di formazione professionale, mentre tra le grandi imprese questa percentuale supera il 90%. In altre parole, oltre quattro milioni di lavoratori hanno partecipato a corsi di formazione.
Nonostante questi dati promettenti, esiste ancora un considerevole numero di aziende che rimandano o sottovalutano l'importanza della formazione dei propri dipendenti. In questo articolo, esploreremo le ragioni per cui è vitale non procrastinare la formazione dei dipendenti e i rischi connessi alla costante procrastinazione.
L'importanza della formazione dei dipendenti
La formazione dei dipendenti è un investimento che paga dividendi in molti modi. Ecco alcune ragioni chiave per cui dovrebbe essere una priorità per qualsiasi azienda:
- Aggiornamento delle competenze: L'ambiente aziendale è in continua evoluzione, con nuove tecnologie, tendenze di settore e esigenze dei clienti che emergono costantemente. La formazione continua dei dipendenti garantisce che essi rimangano allineati alle ultime novità, migliorando costantemente le proprie competenze e le performance. Questo li rende più capaci di affrontare le sfide in un mondo in rapido cambiamento.
- Aumento della produttività: Attraverso corsi di formazione personalizzati, mirati alle specifiche competenze necessarie, diventano in grado di svolgere le proprie mansioni con maggiore efficienza e con minori margini di errore. Il risultato? Un uso più ottimale delle risorse aziendali e un netto miglioramento della qualità del lavoro. Un report del Centro Studi delle Camere di Commercio, infatti, ha evidenziato che il 31% delle aziende che investono in programmi formativi prevede di superare i livelli pre-Covid entro il 2023. (Fonte)
- Miglioramento della soddisfazione dei dipendenti: gli investimenti nella formazione dimostrano ai dipendenti che l'azienda si preoccupa del loro sviluppo professionale. Secondo un recente report di Udemy, il 52% delle aziende con elevati livelli di coinvolgimento offre dalle 31 alle 50 ore di formazione ai propri dipendenti. Il coinvolgimento tende a essere un indicatore di maggiore soddisfazione, maggiore fedeltà aziendale e un ambiente di lavoro positivo: tutti elementi che contribuiscono a ridurre il turnover. Leggi anche: Engagement dei dipendenti: perché è importante e come aumentarlo
- Adattamento ai cambiamenti del mercato. Un dipendente ben formato e soddisfatto del suo ambiente di lavoro tende a essere più proattivo e autonomo nella ricerca di nuovi trend e cambiamenti nel proprio ruolo. Questa proattività si riflette nella capacità di adattarsi rapidamente alle dinamiche del mercato, alle nuove strategie e alle tecnologie emergenti.
I rischi della procrastinazione nella formazione dei dipendenti
La formazione aziendale non è solo un elemento fondamentale per lo sviluppo dei dipendenti e di conseguenza dell’azienda. Si tratta di un indice essenziale per misurarne la salute, la competitività e l’innovazione: se trascurata, può comportare conseguenze gravi per un'azienda.
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Ecco alcune sfide che le aziende potrebbero affrontare quando ritardano o trascurano la formazione:
- Obsolescenza delle competenze: Senza formazione continua, le competenze dei dipendenti non si sviluppano e con il tempo diventano obsolete. Pensiamo ad esempio, al reparto IT di un'azienda che trascura la formazione del proprio personale. Quando nuove tecnologie e strumenti emergono nel settore, i dipendenti non formati non saranno in grado di utilizzarli in modo efficace, mettendo l'azienda in una posizione di svantaggio competitivo.
- Diminuzione della competitività: la conseguenza diretta dell’obsolescenza delle competenze. Le aziende che non investono nella formazione dei dipendenti rischiano di rimanere indietro rispetto ai concorrenti che invece promuovono attivamente l’aggiornamento delle competenze tra le proprie risorse. Questo può portare a una perdita di clienti e a una diminuzione delle opportunità di business.
- Aumento del turnover dei dipendenti: I dipendenti che non vedono opportunità di crescita e sviluppo professionale sono più inclini a cercare opportunità altrove. Ciò può portare ad un alto turnover, con i relativi costi relativi alla sostituzione dei dipendenti. In particolare, questa sfida, parte già dal processo di onboarding: un dipendente non si sentirà mai parte di un azienda se non ha ricevuto una formazione iniziale adeguata.
- Scarsa qualità del lavoro: i dipendenti non formati adeguatamente potrebbero commettere errori costosi o non raggiungere gli standard di qualità aziendale. Ad esempio, una risorsa che non è stata istruita sulle pratiche di sicurezza informatica potrebbe cadere vittima di un attacco di phishing, causando danni finanziari e reputazionali all'azienda.
- Stress e insoddisfazione: la mancanza di formazione può mettere i dipendenti sotto pressione, poiché devono affrontare compiti complessi senza le competenze necessarie. Ciò può causare stress e insoddisfazione, influendo negativamente sulla loro salute mentale e benessere lavorativo. Leggi anche: Come combattere lo stress dei tuoi dipendenti
La formazione dei dipendenti non è un lusso, ma una necessità aziendale fondamentale e un asset strategico essenziale. In un mondo imprenditoriale in costante mutamento, la formazione rappresenta la chiave per l'adattamento e il successo. Le aziende che collocano la formazione al centro della loro strategia godono di dipendenti più competenti, motivati e impegnati, e di conseguenza, si trovano meglio attrezzate per affrontare le sfide emergenti e sfruttare nuove opportunità.
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