Come affrontare l’evoluzione tecnologica in una PMI

Le PMI possono affrontare l'evoluzione tecnologica adottando alcune strategie specifiche. Scopri quali.
24/1/2023

Negli ultimi anni, siamo stati testimoni di una serie incessante di sfide che hanno catapultato l'Italia e il mondo intero in una fase di incertezza senza precedenti. Questo scenario è reso ancora più complesso dalla transizione in corso tra due ondate di digitalizzazione: le tecnologie che hanno dominato il panorama recente continuano a influenzare profondamente le aziende, ma è chiaro che presto verranno sostituite o almeno affiancate dalle soluzioni digitali che guideranno il prossimo decennio.

In questo ambito, le piccole e medie imprese stanno cercando di cogliere le opportunità dell’evoluzione tecnologica per rimanere competitive in un mondo in costante mutamento.

Immagine di musicassetta

L’adozione e le competenze digitali in Italia

Le PMI italiane rappresentano un pilastro essenziale del tessuto economico, a cui contribuiscono con oltre il 41% del fatturato. Tuttavia, nonostante i progressi infrastrutturali evidenziati dal Desi 2023 (Fonte - apre link esterno), l'Italia si trova ancora al di sotto della media europea per quanto riguarda le competenze digitali e l'adozione della digitalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.

Le strategie messe in atto su cloud, blockchain, intelligenza artificiale e cyber security, supportate dagli investimenti del PNRR, forniscono un solido fondamento per una trasformazione digitale sostenibile ed inclusiva, ma non sono sufficienti. Il report europeo mette infatti in luce una situazione preoccupante: solo il 46% della popolazione italiana possiede competenze digitali di base, compromettendo così la capacità delle imprese e dei cittadini di cogliere appieno le opportunità offerte dal digitale e di partecipare attivamente alla società digitale. Inoltre, il numero di imprese che offrono formazione ai propri dipendenti rimane insufficiente. L'incapacità di soddisfare la domanda di professionisti ICT qualificati è ulteriormente evidenziata dal basso numero di laureati in informatica, che rappresenta solo l'1,5% rispetto alla media europea del 4,2%.

L'Italia inoltre si posiziona al terzultimo posto in Europa per quanto riguarda il capitale umano digitale secondo il DESI. La carenza di competenze rappresenta una minaccia concreta alla competitività del Paese, con circa 2,1 milioni di lavoratori che necessitano di sviluppare competenze digitali di base entro il 2026 per rimanere al passo con le richieste del mercato.

Anche in termini di integrazione delle tecnologie digitali e percorsi di digitalizzazione, le piccole e medie italiane imprese sembrano ferme: rispetto agli altri stati europei, i ritardi sono notevoli, specie in materia di presenza sul web, analisi di Big Data e infrastrutture tecnologiche avanzate

Best practice per affrontare l’evoluzione tecnologica 

Nonostante il contesto descritto fino ad ora, le piccole e medie imprese (PMI) possono affrontare l'evoluzione tecnologica adottando alcune strategie specifiche. Vediamole di seguito. 

  • Restare informati: è importante tenersi aggiornati sugli sviluppi tecnologici rilevanti per il proprio settore e su come questi possono influire sulla propria attività. Puoi utilizzare i canali che preferisci o una combinazione di essi: newsletter specializzate, blog di settore, gruppi facebook, siti aziendali ecc. 
  • Fare una valutazione dei bisogni. Le PMI devono condurre una valutazione accurata dei loro bisogni tecnologici e valutare se sia il momento opportuno per investire in nuove soluzioni. Molte aziende offrono servizi di assessment digitale personalizzati, utili per comprendere il livello di trasformazione digitale raggiunto, definire gli obiettivi, identificare le attività automatizzabili e individuare le aree di miglioramento. Ad esempio, la Camera di Commercio di Torino ha sviluppato lo strumento di autovalutazione "selfi 4.0" che serve proprio per questo scopo.
  • Sfruttare le opportunità del digitali. Le PMI possono capitalizzare le opportunità offerte dal digitale, come la possibilità di espandere il proprio mercato attraverso canali di vendita online. Tuttavia, investire nel digitale non si limita alla creazione di un e-commerce. È fondamentale anche l'aggiornamento e la gestione attenta della presenza online, che permette di raggiungere un pubblico più vasto e di instaurare relazioni più profonde con i clienti.
  • Collaborare con altre aziende. Le PMI possono collaborare con altre imprese o fornitori di servizi tecnologici per sfruttare sinergie e condividere gli investimenti in nuove soluzioni. Spesso, l'affrontare l'evoluzione tecnologica richiede competenze specifiche, che possono essere fornite da partner tecnologici specializzati. Questi partner non solo assistono nella modernizzazione delle infrastrutture e nella scelta delle tecnologie più adatte, ma contribuiscono anche a cambiare la cultura aziendale verso un'ottica più innovativa.
  • Investire nella formazione: Come abbiamo già sottolineato, la formazione è fondamentale. Assicurare che i dipendenti acquisiscano competenze nell'utilizzo delle nuove tecnologie e sviluppino un mindset proattivo e adattabile è fondamentale. Il capitale umano deve diventare il motore del progresso per le PMI: l'innovazione non può prescindere dalla formazione.

Ma tutto questo non è semplice da mettere in pratica, lo sappiamo. Noi lo facciamo da un decennio ormai, scrivi a info@formile.it

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