Come si calcola il ROI della formazione?

Scopri come misurare il ROI della formazione aziendale, i modelli migliori e le sfide per valutare l'efficacia degli investimenti in formazione.
9/9/2024

In un contesto aziendale sempre più orientato alla performance e al controllo dei costi, la formazione del personale è un investimento strategico per il successo a lungo termine. Tuttavia, giustificare tale investimento richiede prove concrete del suo impatto. Il calcolo del Return on Investment (ROI) della formazione è uno strumento essenziale per valutare l’efficacia dei programmi formativi e dimostrare il valore economico che essi generano. In questo articolo esploreremo cosa sia il ROI della formazione, perché è importante misurarlo, quali modelli sono più efficaci per valutarlo, e quali sfide possono emergere nel processo di misurazione.

Dipendenti in formazione

Che cos'è il ROI?

Il ROI, o Return on Investment, è una misura utilizzata per valutare il ritorno economico di un investimento, come un programma di formazione aziendale. Questo parametro quantifica i benefici ottenuti in relazione al tempo, alle risorse e ai costi impiegati. In altre parole, il ROI aiuta a determinare quanto un'azienda guadagna, sia in termini di profitto che di miglioramento delle performance, rispetto all'investimento effettuato. Rappresenta un criterio oggettivo per valutare l'efficacia della formazione e il suo impatto sui risultati complessivi dell'organizzazione.

Perché è importante calcolare il ROI della formazione

  • Dimostrare il valore della formazione. Il calcolo del ROI fornisce una metrica tangibile per dimostrare il valore aggiunto della formazione Questo è fondamentale per giustificare gli investimenti nella formazione ai dirigenti e ottenere l'approvazione per i budget futuri. 
  • Prendere decisioni informate. Misurare il ROI permette di confrontare l'efficacia di diversi programmi formativi e di allocare le risorse in modo strategico, privilegiando gli interventi che generano il maggiore ritorno sull'investimento.  
  • Migliorare la qualità della formazione. L'analisi del ROI mette in evidenza eventuali inefficienze nei programmi formativi e permette di identificare le aree che necessitano miglioramenti. Questo processo aiuta a ottimizzare la progettazione e l'erogazione della formazione, garantendo un impiego più efficace delle risorse aziendali.
  • Promuovere la responsabilizzazione. Il calcolo del ROI promuove la responsabilizzazione di tutti gli stakeholder coinvolti nel processo formativo, dai partecipanti ai formatori, fino ai dirigenti. La consapevolezza dell'importanza di generare un ritorno sull'investimento incoraggia una maggiore attenzione all'efficacia e all'impatto della formazione.

Modelli di valutazione del ROI della formazione aziendale

Il calcolo del ROI si basa sul rapporto tra i benefici netti (benefici meno costi) e i costi dell'investimento, espresso in percentuale. Esistono tuttavia diversi metodi per calcolarlo e i principali sono i seguenti:

  • Modello di Kirkpatrick. Introdotto nel 1959, è uno dei modelli più noti per valutare l'efficacia della formazione. Si articola in quattro livelli: reazione, apprendimento, comportamento e risultati. Sebbene inizialmente non progettato per misurare il ROI, il quarto livello (risultati) fornisce una base solida per valutare l'impatto aziendale della formazione, facilitando il calcolo del ROI.
  • Modello di Phillips. Sviluppato negli anni 2000, espande il lavoro di Kirkpatrick con un quinto livello, denominato "Phillips ROI", che misura direttamente il ritorno economico dell'investimento. Il quinto livello calcola il ROI come rapporto tra i benefici netti (benefici meno costi) e i costi della formazione, offrendo una misurazione più tangibile e oggettiva dell'efficacia economica della formazione.
  • Modello CIPP. L'acronimo CIPP sta per "Contesto, Input, Processo, Prodotto". Questo approccio completo non si limita al calcolo del ROI, ma valuta la formazione da diverse angolazioni. Esamina il contesto in cui avviene la formazione, le risorse impiegate, le modalità di erogazione e i risultati ottenuti. Il modello CIPP fornisce una visione olistica, utile per comprendere l'efficacia complessiva della formazione e il suo impatto sull’azienda.
  • Modello di Kaufman. Simile al modello di Kirkpatrick, Kaufman introduce cinque livelli di valutazione: reazioni, apprendimento, applicazione, attuazione e payoff. Il livello di "payoff" equivale alla misurazione del ROI nel modello di Phillips e mira a quantificare il valore finanziario dei cambiamenti attribuibili alla formazione.
  • Rapporto benefici/costi. Questo metodo tradizionale confronta i benefici generati dalla formazione con i costi sostenuti per la sua erogazione. Il rapporto si ottiene dividendo i benefici netti per i costi del programma e moltiplicando il risultato per 100 per ottenere la percentuale di ritorno.
  • Periodo di ritorno dell'investimento. Utile per le valutazioni a lungo termine, questo metodo misura il tempo necessario affinché i risparmi generati dalla formazione compensino l'investimento iniziale. Si calcola dividendo l'investimento totale per i risparmi annuali ottenuti, esprimendo il risultato in anni.

La scelta del modello di valutazione del ROI dipende dagli obiettivi dell'organizzazione, dalla tipologia di formazione e dalla disponibilità di dati attendibili. Sebbene il ROI si concentri sui benefici economici, è importante considerare anche gli effetti intangibili della formazione, come il miglioramento della cultura aziendale, il rafforzamento del lavoro di squadra e l'incremento della motivazione dei dipendenti.

> Leggi anche: "Engagement dei dipendenti: perché è importante e come si aumenta"

Le sfide nella misurazione del ROI 

Abbiamo esplorato i modelli teorici per calcolare il ROI della formazione, ma in pratica il processo può risultare più complesso.

Una delle prime difficoltà è la mancanza di struttura in molti programmi formativi. Per misurare accuratamente il ROI, è fondamentale isolare l'impatto della formazione da altri fattori che possono influenzare le performance aziendali. Elementi come la cultura aziendale, le condizioni di mercato, l'adozione di nuove tecnologie o strategie di marketing possono contribuire ai miglioramenti, rendendo difficile attribuire i risultati esclusivamente alla formazione.

Un altro ostacolo significativo riguarda la raccolta e l'analisi dei dati necessari per calcolare il ROI. Questo processo può essere complesso e costoso, soprattutto quando si tratta di ottenere dati completi e affidabili sui benefici generati. In particolare, i dati qualitativi, come il miglioramento della motivazione o della collaborazione, sono spesso più difficili da quantificare. L'implementazione di sistemi di monitoraggio, la conduzione di sondaggi e l'analisi richiedono tempo, risorse e competenze specifiche.

Nonostante queste sfide, il calcolo del ROI della formazione rimane un processo fondamentale per garantire che gli investimenti in formazione siano efficaci e contribuiscano al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Adottare un approccio strutturato, utilizzare i dati in modo rigoroso e considerare sia gli aspetti quantitativi che qualitativi sono elementi chiave per superare le difficoltà e ottenere una valutazione completa e affidabile del ritorno sull'investimento nella formazione. 

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